La guida
La fase liminale, di transizione, che stiamo vivendo può essere un’occasione per acquisire maggiore consapevolezza sul nostro modo dello stare al mondo. Le forme della vita sono costruzioni sociali e culturali, imperfette e instabili, e questo potrebbe essere il giusto momento per osservarle e magari decostruirle. La presa di consapevolezza della nostra realtà attraverso altri punti di vista è la chiave de “Il Femminile di Uguale”: progetto di World Friends Onlus e CrescereInsieme scs Onlus, cofinanziato da Unione Europea e Regione Piemonte nell’ambito dell’iniziativa europea “Frame, Voice, Report!” per rafforzare la consapevolezza e l’impegno dei cittadini sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Attraverso la presentazione di storie di emancipazione di donne italiane, di donne africane emigrate in Piemonte e di donne keniane, il progetto “Il Femminile di Uguale” vuole stimolare una discussione in seno alla società su tematiche legate alla Parità di Genere, analizzare stereotipi e pregiudizi culturali e individuare elementi positivi che favoriscano l’emancipazione femminile.
Agisce promuovendo un cambio di atteggiamento nei confronti di tematiche di cui spesso non si parla e una assunzione di responsabilità da parte dei giovani studenti delle scuole e della popolazione dei territori delle provincie di Alessandria e di Asti, rispetto ad alcune problematiche legate alle disparità di genere che caratterizzano ogni società, sia in Europa che in Africa quali ad esempio disparità di accesso a servizi essenziali di assistenza sanitaria, disparità di accesso all’educazione di qualità, disparità di accesso ad opportunità lavorative.
Sono affrontati i vari aspetti del ruolo della donna, la leadership al femminile, la sessualità e la salute, la formazione e le competenze, i sogni e la realizzazione lavorativa delle donne, la maternità e la coppia, l’educazione e la comunicazione, i tabù e la tradizione.
Attraverso il sito www.ilfemminilediuguale.it è possibile intraprendere il viaggio fra le storie delle 10 donne che hanno raccontato la loro versione della parità di genere. Il viaggio intrapreso è anche un percorso musicale sfociato nel brano Equality diretto e composto dal maestro Enrico Pesce. Come racconta il maestro ogni persona ha una canzone che lo rappresenta, che l’aiuta a sognare o a ricordare, ha una propria musica ed essa appunto è il linguaggio universale che unisce alle diverse latitudini del mondo.
Sempre sul sito è possibile “lanciare il proprio messaggio nella bottiglia”, registrare un breve canto inedito o no, quella canzone dell’infanzia, o quella dell’innamoramento, e caricarlo. I brani più interessati saranno riarrangiati e musicati.
L’Agenda 2030 firmata da 193 Paesi nel mondo (https://unric.org/it/agenda-2030/) promuove una chiamata all’azione, una presa di parte nella creazione di un mondo più equo. Chiediamo agli studenti ed alle studentesse, ma non solo un pensiero, una foto, uno scritto, una canzone, un’idea sulla parità di genere. Le migliori saranno selezionate ed utilizzate nel lavoro all’interno della società civile di cui tutti facciamo parte.